Come riusciamo a memorizzare e riconoscere così tante musiche e canzoni? A ricordare spot e parti di colonne sonore? A recuperare in pochi secondi nella nostra mente tutte le informazioni che si sono ammassate negli anni? Semplice, il nostro cervello usa dei trucchi.
Immaginiamo di ascoltare una canzone, la stessa canzone, cantata prima da un uomo, poi da una donna, infine da un bambino. Il risultato finale sarà sicuramente diverso eppure la nostra capacità di riconoscere quel pezzo sarà la stessa, indipendentemente da chi l’abbia cantato. Stessa cosa se ascoltassimo quella medesima canzone eseguita con strumenti diversi o modificata per adattarsi, per esempio, a uno spot pubblicitario. La riconosceremmo comunque.Questo avviene perché il modo in cui elaboriamo una melodia si basa sul rapporto tra i suoni (altezza e ritmo) più che sui suoni stessi. Questa strategia a cui ricorriamo inconsapevolmente è detta astrazione musicale. Quando il nostro cervello ascolta una musica effettua un’analisi acustica e la trasforma in materia musicale astratta, ossia ne crea una rappresentazione in cui ogni suono si identifica in base al rapporto con il suono che lo precede (sarà ad esempio più basso, più lungo, più dolce e così via) Leggi qui l'articolo completo
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Aprile 2024
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